ANNUNCIAZIONE – Cultural Heritage 360

• Autore: Ambito di Bartolomeo Cesi (1556-1629)
• Datazione: fine del XVI – inizio XVII secolo ca.
• Caratteristiche: olio su tela
• Collocazione: Chiesa di San Girolamo della Certosa, cappella dell’Annunziata

Questo dipinto, raffigurante il tema dell’Annunciazione, viene menzionato per la prima volta da Luigi Crespi nel 1772 che lo definisce “derivante” da Bartolomeo Cesi. Allo stesso modo risulta indicato nell’ultima versione della Felsina Pittrice (1792) e nelle guide ottocentesche che lo definiscono alternativamente del maestro bolognese o da lui derivante. Il manoscritto Monumenta Chronologica Cartusiae Bononiensis, redatto dal certosino Ambrogio Sforza, attribuisce la realizzazione della pala d’altare alo stesso Bertolomeo Cesi nel 1617. Al 1620 lo stesso Sforza riferisce però di un’altra opera dal medesimo soggetto.

Risulta difficile stabilire se si possa trattare della stessa “Annonciata” menzionata dallo Sforza al 1617, datazione che pur sarebbe confacente con gli interventi del Cesi riferibili alle “vacchette” (appunti) riportate all’anno prima da Carlo Cesare Malvasia. Pur volendo seguire queste indicazioni ancora più difficile sarebbe attribuire senza dubbi il dipinto a Bartolomeo Cesi. Sebbene ci siano alcune consonanze con particolari opere della sua ultima fase, la diversa fattura di molti brani contribuisce ad accantonare l’ipotesi orientandola semmai verso un suo seguace.

Alberto Graziani, uno dei primi studiosi dell’artista, rileva l’affinità con l’Annunciazione di Lorenzo Sabatini della Pinacoteca Nazionale di Bologna, cronologicamente anteriore al simile modello della Certosa. Lo studioso proponeva l’ipotesi di una derivazione del piccolo formato presente in Pinacoteca da un autorevole modello degli anni Ottanta del Cinquecento, probabilmente riferibile a un’altra tela del Sabatini che lo stesso pittore ha poi riproposto in una variante di particolare raffinatezza. L’Annunciazione della Certosa sembra un’ulteriore derivazione da questo prototipo, realizzata tra la fine del secolo e l’inizio del Seicento e forse identificabile in una delle commissioni elencate nella compilazione manoscritta Monumenta Chronologica. L’impostazione prospettica, le figure della Vergine e dell’angelo annunciatore, la stessa gamma cromatica, risultano troppo simili per non essere stati desunti dalla piccola tavola.

Fonti: Scheda 112-Pinacoteca Nazionale di Bologna.Catalogo generale 2.Da Raffaello ai Carracci, Bentini J., Cammarota G. et al., (a cura di), Venezia, Marsilio, 2006; Graziani A., Bartolomeo Cesi, saggi di Abbate F. Di Giampaolo M., Milano, 1988; Graziani A.,Bartolomeo Cesi in “La critica d’Arte”1939;Sforza A., Monumenta Chronologica Cartusia Bononiensis (1678), Bologna, Archivio di Stato Demaniale (Certosini), ms.38/5883, c.69.

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